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L’IPO di Ant Group è stata fermata. Per quali motivi?

Dieci giorni fa, (il 3 Novembre), la Borsa di Shanghai ha deciso di sospendere l’Offerta Pubblica Iniziale, cioè l’IPO di Ant Group.
Ma cos’è che fa Ant Group, perché l’IPO è stata bloccata, e cosa significa tutto questo per il futuro del business in Cina? Analizziamo la situazione.

L’IPO di Ant Group sarebbe stato il più grande della storia

Ant Group è l’azienda Fintech più importante del mondo, e il suo IPO sarebbe stato il più grande per valore. Le ragioni dietro questo sono chiare: Alipay è usato da più di un miliardo di utenti ogni giorno per fare transazioni di ogni genere. Queste transazioni valgono sia per B2B che B2C, oltre che per trasferimenti privati verso la famiglia e gli amici.
L’unico vero competitor fino a poco tempo fa (quando il governo Cinese ha lanciato l’E-RMB), è stato WeChatPay di Tencent, molto popolare anch’esso.

Ant Group ed Alipay. Fonte: antgroup.com

Ant Group si occupa di diversi settori, incluse attività come:
1. Fornitura di servizi di pagamento elettronico tramite Alipay ed altri mezzi: ad esempio, ha provato ad acquisire Moneygram nel 2018. L’affare saltò a causa dell’intervento del Governo degli USA per Questioni di Sicurezza Nazionale;
2. Fornitura di servizi come bilanci e statistiche per gestire entrate ed uscite di utenti regolari e commerciali;
3. Fornitura di servizi per giocare in borsa e investire in altri modi tramite Yu’e Bao, spesso più competitivi delle Banche Cinesi;
4. Fornitura di micro-prestiti diretti agli utenti finali. La dimensione del prestito si basa sul punteggio di credito (conosciuto come Sesame Credit).

Il contesto in cui si è ritrovata l’IPO di Ant Group

Capire il contesto in cui l’IPO di Ant Group è stata richiesta è fondamentale per capire cosa sia successo in questi giorni.

– Primo, in Cina la maggior parte delle banche sono statali.
Questo significa che l’influenza straniera (o la speculazione privata) sono tenute sotto controllo e deboli, il che previene un’eventuale destabilizzazione dell’economia cinese.
– Secondo, Ant Group non è legalmente parlando una banca. Funge piuttosto da intermediario così da fornire servizi finanziari migliori e altri prodotti. Ma non è né una banca, né ha intenzione di esserlo.
– Terzo, Ma Yun ha personalmente consigliato abitudini di spesa piuttosto malsane in passato. I suoi consigli includevano prendere denaro in prestito tramite micro-prestiti così da potersi permettere una vita “migliore”. Questo equivale a dire che non è un problema prendere i soldi degli altri per farsi un aperitivo o affittare un appartamento di lusso che non ti potresti permettere con il tuo stipendio attuale. Una cosa del genere è mai successa altrove nel mondo? Sì, negli Stati Uniti d’America.

Donald Trump e Robert Kiyosaki, autori di Why We Want You to be Rich (Perché Vogliamo che tu sia Ricco). Kiyosaki è un famoso scrittore ed imprenditore. Il suo best seller Padre Ricco, Padre Povero spiega la differenza tra debiti e risorse, e precisa che il debito è sempre un problema di cui liberarsi. Fonte: marketwatch.com

La maggior parte degli scrittori Americani nel campo della crescita finanziaria e dei trucchi per diventare ricchi partono da un punto molto chiaro: non usare carte di credito. La prima cosa che bisogna fare, per diventare ricco, è di spendere entro i limiti dei propri introiti. La seconda è di liberarti dei tuoi debiti il prima possibile, prima che divorino la tua esistenza. Chiaramente, fare uso di micro-prestiti è completamente contrario a questa logica.
– Quarto, Ma Yun ha definito le leggi del governo Cinese nel settore finanziario troppo restrittive, e che questo renda più difficile la crescita economica del paese. Questo è il punto chiave.

Ma Yun sta solo giocando coi suoi soldi… o no?

Mentre il quarto punto, se preso da solo, è comprensibilissimo – in un senso che porta supporto a Ma Yun, come infatti è successo sia in Cina che all’estero – se vi aggiungiamo i tre punti precedenti è chiaro che Ma Yun ha fatto una mossa molto pericolosa per la Cina. Perché?
Perché se tutto va bene e la Cina cresce, crescerà molto più in fretta di adesso. Questo è un punto molto chiaro.
Ma se qualcosa va storto, ad esempio un terremoto, una carestia, una guerra commerciale o una pandemia globale, chi supporterà lo stile di vita sempre più costoso (e per certi versi inutilmente costoso) delle nuove generazioni, mentre l’economia globale affonda?
Ant Group certamente no, perché non è una banca.
Le difficoltà saranno automaticamente rifilate alle banche che operano in Cina.
E la maggior parte delle banche sono statali.

Il futuro delle aziende FinTech e delle altre imprese in Cina

Praticamente, la crescita dei micro-prestiti e l’IPO di Ant Group potrebbero mettere in seria difficoltà il governo Cinese, un giorno. Il solo fatto che possa succedere crea già di suo due risultati:
1. Apre la porta ad altre aziende FinTech per fare la stessa cosa di Ant Group, aumentando la pressione sulle banche statali e contribuendo a far debito. L’ultimo punto renderà, di conseguenza, i ricchi più ricchi, e i poveri più poveri, a causa di abitudini finanziarie inadeguate;
2. Rendere questa decisione molto difficile da cancellare in futuro, almeno senza grosse ripercussioni. Un passo indietro su un argomento così delicato porterebbe all’immediata condanna internazionale di tutte le nazioni che promuovono il libero scambio.
Chiaramente, la decisione del governo Cinese ha già avuto delle forti conseguenze sull’immagine globale della Cina.
Eppure, questa scelta è probabilmente comunque stata quella giusta.

Jack Ma Yun al Forum Economico Mondiale dei Nuovi Campioni a Tianjin, Cina, nel 2008. Copyright World Economic Forum (www.weforum.org)/Foto di Natalie Behring

Quel che sappiamo è che non è ancora finita, anzi.
L’IPO può essere ripresa fra circa sei mesi.
Probabilmente per allora ci saranno regole più restrittive per proteggere gli interessi della Cina e del popolo Cinese.
Per le altre imprese, questa faccenda ci ricorda solo una cosa: gli interessi del governo Cinese combaciano con quelli del popolo Cinese. E questi interessi possono cambiare in base al contesto. Non è sempre facilissimo capire quali interessi vadano prioritizzati rispetto agli altri.
In questo caso, la stabilità ed una graduale prosperità a lungo termine hanno avuto la meglio su un’esplosiva crescita a breve termine.
Anche se questo esito era prevedibile da alcuni, l’IPO di Ant Group avrebbe potuto dare un’impennata considerevole in un anno così difficile.

Tra l’altro, Ma Yun, il secondo uomo più ricco della Cina, è anche membro del Partito Comunista della Cina. Anche se sembra ironico che un imprenditore possa essere membro di un Partito Comunista, non è l’unico. Tuttavia, la sua presenza nel partito non ha garantito che le cose andassero come avrebbe voluto.
Quindi l’ultima, ma non meno importante, conseguenza di questa storia è che il Partito Comunista della Cina ha mostrato chiaramente di essere molto meno rigido e unilaterale di come venga dipinto in Occidente.


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